Autocostruito nei primi anni 20 del secolo scorso da un ingegnere di Pesaro, adotta un circuito primitivo tipo Reinhartz con reazione sull’antenna alloggiato in un mobiletto di faggio a forma di leggio. In alto vi sono la presa per l’antenna, la valvola/triodo e la bobina di sintonia. Sul pannello inclinato le due manopole graduate dei condensatori variabili di sintonia e reazione e al centro i tre commutatori delle varie prese sulle tre bobine di antenna, sintonia e reazione. Vi è anche un reostato per la regolazione di accensione del filamento della valvola e della sintonia fine. In basso la presa di terra e quella per la cuffia, sul retro quelle per le pile di alimentazione anodica e di filamento del triodo .