Le CATKIN nate in Inghilterra nel 1933 sono tra le prime valvole metalliche in cui un anodo di rame avvolge i restanti elettrodi e viene fuso su una base di vetro da cui fuoriescono i piedini di contatto. Il tutto è interno a uno schermo di ottone cadmiato, forato a piccole losanghe. Questi 2 esemplari della MARCONI inglese sono un triodo MH4 e un tetrodo (2 griglie) MS4B. Ebbero vita breve perchè surclassate dalle valvole metalliche della RCA che uscirono l’anno successivo e che invasero il mercato.
Le JUNOT sono valvole particolari, commercializzate in Francia negli anni venti del secolo scorso, che contengono due filamenti commutabili dall’esterno e grazie ai quali potevano durare almeno il doppio di una valvola analoga. Si vedono a destra un triodo “amplificateur” e uno “detecteur. Quest’ultimo presenta una placca assolutamente originale a dischi forati coassiali e sovrapposti forse nel tentativo di ridurre al minimo le capacità inter-elettrodiche, poichè funzionava da rivelatrice in reazione. Erano valvole di buona qualità, ma costavano parecchio, per cui non ebbero una grande diffusione.
AGOSTINO DEL VECCHIO, ingegnere di Milano, fu tra i primi in Italia a produrre valvole termoioniche prima ancora di ZENITH e FIVRE (Fabbrica Italiana Valvole Radio Elettriche). I triodi Del Vecchio DV3 qui rappresentati, assieme al DV2 e al ADV ebbero un certo successo negli anni 20 del secolo scorso, ma la ditta rimase poco più che artigianale. Dell’ing. Del Vecchio si ricorda anche un magnetron per un radiotelemetro (radar) di sua progettazione (1936-38).
L’ARCOTRON della Telefunken o triodo a bastoncino è un tubo elettronico del 1930 raro e particolare. Compresi i 3 piedini misura mm 110 x 17 x 11; al suo interno vi è il filamento/catodo e l’anodo, mentre la griglia è posta all’esterno in forma di vernice metallizzata avvolgente il tubo che fa contatto con una molletta laterale allo zoccolo. La tensione positiva conferita alla griglia si trasforma sulla parte interna del vetro in “carica di parete” in grado di controllare la corrente catodo/anodo. Ma questo tubo particolare ebbe scarso successo perchè di funzionamento instabile e soggetto alla temperatura e all’umidità esterne.