“Per la sopravvivenza della specie la donna ha bisogno di un posto fisso, il focolare. L’acquisizione di un focolare stabile rappresenta la grande mutazione” (Pierre Chaunu 1982). Il che avvenne nella transizione dal paleolitico al neolitico quando l’uomo da cacciatore-raccoglitore nomade si trasformò per gradi in coltivatore-allevatore sedentario. Al posto dei precari ripari e delle umili capanne stagionali del paleolitico succedono abitazioni più solide e più grandi che gestendo il fuoco per cucinare, riparano anche dalle intemperie e dalle fiere l’intera famiglia. Consentono la conservazione del raccolto di cereali, la protezione del gregge, agevolano la formazione del villaggio con i vantaggi della mutua utilità. La casa diviene il centro della vita famigliare, il punto di aggregazione, di formazione dei piccoli e di solidarietà affettuosa dei suoi membri e tale rimane fino ad ora. Ma forse qualcosa adesso sta cambiando ….. (In foto il “fogolar” friulano).